Verso il potenziamento (1990 – 1994)
Con l’arrivo degli anni 90 sembrava aprirsi una nuova era per il Gruppo, essendo stato inserito nei programmi di potenziamento dell’ALE. Il lungo
iter per la realizzazione della nuova base aveva portato intanto alla scelta definitiva dell’ aeroporto di Pontedera, a seguito della quale era stata avviata la procedura per il passaggio del sedime dal Demanio Aeronautica al Demanio Esercito. Il progetto era già pronto ma non solo, i programmi dell’ ALE prevedevano di costituirvi un vero e proprio Raggruppamento dotato di elicotteri da attacco, multiruolo e da trasporto medio per supportare la Brigata Paracadutisti anch’essa destinata ad un sostanziale potenziamento.
Gli appuntamenti operativi del 1990 venivano affrontati così con rinnovato entusiasmo da parte del personale, nella consapevolezza di essere alla vigilia di qualcosa di veramente grande per il reparto. Tra l’altro nel corso dell’ esercitazione a fuoco “Condor Rosso”, svolta dal 18 al 28 settembre a Carpegna, il 26° aveva modo di operare insieme ai “Centurions” statunitensi, i potenti CH 47D del 502nd Aviation Regimenr dell US Army rischiarati ad Aviario.
Dal 4 all’ 8 giugno inoltre era stato organizzato in sede il 1° Corso Informativo CRI per qualificare il personale della Croce Rossa all’impiego dell’elicottero in operazioni di soccorso.
L’esperienza operativa in Namibia da poco conclusasi, aveva consentito di avviare intanto il programma di “aggiornamento avionico superiore” della linea EM-2.
Il 1991, apertosi con la Guerra del Golfo, era foriero di nuove operazioni all’estero. Ad aprile infatti veniva organizzata l’ operazione “Airone” per portare soccorso alle popolazioni del Kurdistan, inviando a Zako un contingente della Brigata “Folgore” supportato da un reparto di formazione ALE. A quest’ultimo il 26° forniva due piloti (Cap. Napolitano e M.llo Pampana) ed altrettanti specialisti (Serg. Magg. Di Maggio e Serg. Sechi),
A giugno il Gruppo metteva a disposizione i propri AB-205 del XXI Campionato Mondiale di Paracadutismo CISM organizzato a Tassignano; nello stesso mese partecipava anche all’ ultimo Campo d’Arma svolto dalla Brigata in Calabria.
Con il 1992 la logistica del Gruppo subiva un significativo incremento. Dopo la nuova Sala Operativa realizzata nel 1987 presso gli ex locali del La boratorio Fotografico della 46^ la successiva sistemazione in container degli uffici dello Squadrone Manutenzione e la realizzazione della Sala Convegno Unificata, venivano acquisiti nuovi container abitativi per distaccarvi gli Squadroni di Volo ed il Plotone Comando. Miglioramenti erano stati apportati anche alla sistemazione interna dell’ hangar, isolando il settore manutentivo riscaldato da quello usato per aviorimessa. Tutto questo in attesa della nuova base che, con l’ aumento progressivo del personale e nel futuro a medio termine della stessa dotazione di elicotteri, risultava più che mai indispensabile.
Numerose e di notevole interesse erano le esercitazioni effettuate nel corso dell’ anno, di cui alcune finalizzate all’ eliminazione di forze nemiche ed all’ occupazione preventiva di posizioni ( “Lontra” ). Veniva svolta inoltre sull’ aeroporto di Siena una esercitazione propedeutica alla “FARFADET”, manovra italo franco-spagnola organizzata ai primi di giugno in Francia a cui il Gruppo partecipava con 5 Ufficiali e 2 Sott.li. Altre attività addestraitive riguardavano i voli notturni con atterraggi in area tattica.
La nuova missione avviata nel frattempo dall’ ALE all’estero, per il monitoraggio UEO dei fragili confini della Bosnia, vedeva nuovamente la partecipazione di uomini del 26°. Questa volta erano partiti da Pisa il Cap. Napolitano e il M.Ilo Goglia.
Nel campo della Protezione Civile il Gruppo interveniva con lo Squadrone EM il 13 giugno in località Carignano (LU) per posizionare, mediante trasporto al gancio baricentrico, i blocchi di cemento necessari ad arginare lo straripamento di un corso d’acqua. Nello stesso mese gli equipaggi si addestravano all’impiego della benna flessibile Bamby Bucket nella zona di Santa Luce (PI).
L’anno si concludeva con Ravvio della più grande operazione mai svolta dalle Forze Armate italiane dopo la fine della seconda guerra mondiale, l’operazione “Ibis” per riportare la pace in Somalia. Alla formazione del Gruppo Squadroni “Italhely” distaccato sull’aeroporto di Mogadiscio ed alla sua attività operativa nell’ arco di 15 mesi, il 26° contribuiva con i propri piloti e specialisti.
Malgrado la presenza di mezza Brigata in Somalia, l’attività addestrativa nel 1993 si manteneva sempre intensa. Tra le esercitazioni svolte, tre avevano luogo a Villafranca Lunigiana per la “scuola di tiro” dei missili controcarro Milan. Dal 1° all’ 11 luglio inoltre il Gruppo si rischiarava in campagna con tre EM ed altrettanti ERI per l’esercitazione “EIDES 93/1”. Purtroppo questo ciclo addestrativo era turbato dall’incidente di volo occorso il giorno 10 allo stesso comandante di Gruppo, Ten. Col. Pierangelo Corradi, mentre effettuava con il Serg. Magg. Roberto Del Gobbo una missione “scout” a bassa quota. Il loro elicottero, l’AB-206 “Para 574”, impattava contro una linea elettrica distruggendosi al suolo, ma entrambi se la cavavano con fratture varie. A sostituire il Ten. Col. Corradi, durante la sua assenza dal reparto, era il Ten. Col. Renato Bovani che due
mesi più tardi lasciava il comando del Gruppo al Ten. Col. Primo Piferi.
Intanto dal 13 giugno il reparto aveva assunto la nuova denominazione di Gruppo AV.ES. (Aviazione Esercito) conseguente alla trasformazione avvenuta in seno alla componente.
Dal 18 al 28 ottobre il 26° partecipava inoltre all’ esercitazione interforze NATO “Ardente” organizzata nelle province di Grosseto e Siena. Con il rientro della Brigata dalla Somalia, l’attività addestrativa nel 1994 diveniva ancora più intensa. Oltre alle consuete esercitazioni di “scuola tiro”
a Monte Romano ed a Carpegna, ed alle varie “Istrice” e “Mangusta”, il 26° aveva modo di distinguersi nel corso dell’ esercitazione “Aquila Bianca” svolta a livello di Reggimento sull’aeroporto di Siena Amipugnano.