Logistica e orgoglio: Intervista a Ferdinando Guarnieri, custode della storia del Battaglione Logistico Paracadutisti ‘Folgore’
Laura Camilloni6 Dicembre 2024
AGENPARL- Roma, 6 Dicembre 2024
Ferdinando Guarnieri rappresenta una figura di spicco nell’ambito della logistica militare italiana. Ex comandante del Battaglione Logistico Paracadutisti “Folgore”, il suo percorso è strettamente intrecciato con le trasformazioni e le missioni più significative di questa storica unità. L’opera commemorativa pubblicata nel 1997 celebra vent’anni di dedizione e successi del Battaglione, riflettendo tanto sulle operazioni internazionali quanto sull’evoluzione strategica e operativa interna del reparto.
Attraverso un’esperienza diretta maturata in missioni come l’Operazione IBIS in Somalia, Joint Endeavour nei Balcani e Antica Babilonia in Iraq, Guarnieri ha incarnato i valori di leadership, resilienza e innovazione che hanno caratterizzato il Battaglione. Le sue iniziative, come la creazione di un sito web dedicato alla memoria storica del reparto, sottolineano l’importanza di preservare l’identità e il contributo del Battaglione nel panorama militare italiano.
L’intervista ripercorre momenti cruciali della sua carriera e offre riflessioni profonde sul ruolo della logistica militare nel passato, nel presente e nel futuro. Attraverso le sue parole, emerge un tributo sentito a tutti coloro che hanno servito nel Battaglione, contribuendo a scrivere una storia di eccellenza e orgoglio nazionale.
Domanda: Nel libro che celebra i vent’anni di storia del Battaglione Logistico Paracadutisti “Folgore”, quale missione o operazione ritiene sia stata più significativa per il reparto e per lei personalmente?
Ferdinando Guarnieri. Per il Battaglione, tutte le missioni sono state significative ed importanti per l’esperienza maturata ed i risultati conseguiti da tutti gli Ufficiali, Sottufficiali, Paracadutisti e Volontari.
La missione in Somalia ( Operazione IBIS) il Btg l’ha condotta con paracadutisti di leva invece l’Operazione Joint Endeavour nei Balcani ha rappresentato un capitolo importante per lo stesso Btg perchè effettuata con i primi Volontari in servizio permanente che erano affluiti al battaglione solo qualche mese prima (1996).
Personalmente sono stato 5 volte in missioni fuori area ( in Somalia, in Bosnia due volte, in Kosovo ed in Iraq) da capo sezione, capo ufficio o da comandante e certamente quelle più importanti e più significative sono state quelle nelle quali comandavo il reparto ( da Ten Col. il Btg L in Bosnia e da Col. il Rgt L in Iraq) con una responsabilità operativa e logistica diretta e coinvolgente.
Mi piace ricordare che di tre decorazioni conferite alla Bandiera del Battaglione ( per le missioni in Somalia e Bosnia del Btg e per la missione in Iraq del Rgt) ben due sono state conferite quando ho avuto il privilegio di comandare io, prima il Btg e poi il Rgt ( la Croce di Bronzo al Merito e la Medaglia di Bronzo al Valore): come si fa a non essere fieri ed orgogliosi di tali conferimenti?
Domanda. Durante il suo comando, quali sono stati i principali cambiamenti strategici o logistici che ha implementato per migliorare l’efficienza operativa del Battaglione?
Ferdinando Guarnieri. Ho assunto il Comando del Btg nel 1995 con gioia fierezza ed orgoglio perché già conoscevo le potenzialità e le capacità del Btg, degli Ufficiali, dei Sottufficiali e dei Paracadutisti di leva che allora ne facevano parte ( i volontari in spe sono arrivati nel 1996).
Il Battaglione Logistico della Brigata Paracadutisti Folgore è un reparto di supporto logistico e come tale ha sempre operato con e per la Brigata Folgore in patria ed in missioni fuori area. Gli impegni fuori area hanno certamente consentito al Btg ed ai suoi uomini di crescere, operativamente e logisticamente. Se con i paracadutisti di leva erano stati raggiunti ottimi livelli di efficienza grazie alla professionalità dei Quadri Ufficiali e Sottufficiali, con i volontari in servizio permanente tali livelli sono stati naturalmente e “fisiologicamente” implementati e fortificati.
La crescita professionale dei volontari che avevano scelto liberamente la vita militare e che erano seguiti, affiancati ed indirizzati da magnifici Quadri Ufficiali e Sottufficiali di cui il Btg già disponeva, è stata evidente con il passare degli anni.
L’efficienza operativa e logistica del Btg è comunque sempre stata a livelli elevati con i paracadutisti di leva ed ancor più con i volontari!
Domanda. Come vede il futuro delle unità logistiche militari, valutando le nuove tecnologie e le sfide geopolitiche attuali?
Ferdinando Guarnieri. Ho sempre sostenuto che: LA LOGISTICA È COME IL SALE NEL MARE, NON SI VEDE MA SE NE AVVERTE ACUTISSIMO IL SAPORE!
Le migliori condizioni di efficienza di un reparto operativo ( vivere, muovere ed operare) vengono assicurate dalle attività svolte da una logistica pronta, efficace, professionale ed aggiornata alle nuove tecnologie per fronteggiare nuove e sempre diverse sfide di un mondo che cambia. Aggiornamento, professionalità ed impegno credo siano i presupposti e la garanzia per svolgere al meglio qualsiasi attività e la logistica non è esente da tali vincoli.
Domanda. Il progetto di un sito web dedicato al Battaglione rappresenta un’innovazione per preservare la memoria storica dell’unità. Qual è stato il ruolo delle nuove generazioni in questa iniziativa?
Ferdinando Guarnieri. La chiusura del Battaglione Logistico inquadrato nella Brigata paracadutisti Folgore e la sua trasformazione in 6^ Reggimento di Manovra inquadrato nella Brigata Logistica di Proiezione mi indusse a pensare ad un sito proprio per preservare la memoria storica di un reparto unico che tanto aveva dato alla Forza Armate ed in particolare alla Brigate Folgore.
Occorreva un esperto informatico in grado di tradurre il mio desiderio in fatto concreto.
L’ho cercato a lungo e solo dopo otto anni dal mio congedo capii che l’unico che poteva realizzare il sito del Btg era un mio giovane collaboratore responsabile del settore informatico del Reggimento quando l’ ho comandato: l’allora Maresciallo capo Roberto Marchetti!
Fu lui a contattarmi per chiedermi di scrivere qualcosa sulla chiusura della Caserma Artale, a lungo sede del Comando del Battaglione. Fu in quell’occasione che gli dissi che non avevo solo qualcosa da scriver ma avevo materiale per realizzare un mio vecchio sogno: un sito del Battaglione! Seguirono una serie di incontri di lavoro durante i quali furono definiti lo scopo, i contenuti ed il materiale da utilizzare. Le conoscenze tecnico-informatiche del Mar Marchetti hanno consentito la realizzazione di un sito storico unico e completo: origini, evoluzioni ordinative, storia, missioni, documenti, rassegna stampa e foto, sono state inserite per una agevole e rapida consultazione. Il ruolo insomma del giovane Mar Marchetti è stato determinante, provvidenziale, appropriato ed esaustivo.
Domanda. Durante la celebrazione del Ventennale, ha sottolineato l’importanza del lavoro dietro le quinte. Cosa consiglia ai giovani ufficiali e sottufficiali che vogliono seguire le sue orme nel settore logistico militare?
Ferdinando Guarnieri. Da Capitano durante il periodo di comandante di Compagnia nel 1985 avevo celebrato il Decennale del Battaglione con una cerimonia voluta dall’allora comandante di Battaglione Ten Col Ivano Bonamici. Nel 1995 comandando il Battaglione volli celebrare il Ventennale anche per dare lustro e risalto ad un reparto che meritava una maggiore “visibilità” a Pisa.
I reparti logistici sono sempre stati considerati ( non a ragione) la “cenerentola” rispetto ai reparti operativi: l’occasione era propizia per dimostrare l’efficienza e le capacità logistiche raggiunte dal reparto.
Invitai la stampa locale che diede ampio risalto alla celebrazione durante la quale furono effettuate alcune dimostrazioni dinamiche di cosa riuscivano a fare alcuni team di uomini in pochi minuti.
Curiosità, voglia di fare e crescere professionalmente devono costituire i pilastri del logista, il lavoro di squadra e l’amalgama del gruppo in tutti i settori fanno la differenza, in logistica di più!
Con un supplemento all’ Ordine del giorno ( del 24 luglio 1996) inviato da Sarajevo a Pisa scrissi tra l’altro:
“In settembre abbiamo celebrato con i paracadutisti il Ventennale della costituzione del btg. e fu una celebrazione memorabile che permise di far sapere che a Pisa non vi era solo la SMIPAR ma anche un btg. L. che lavorava e produceva in silenzio.
Questo mio scritto vuoi essere un elogio collettivo a tutti gli Ufficiali, Sottufficiali e i Volontari presenti oggi in zona di operazioni: ho assistito a un miracolo di impegno, di professionalità, di orgoglio, di partecipazione, di spirito di corpo ed attaccamento al btg.”
Aggiungo ( con amarezza ormai sopita) che quel magnifico Battaglione che avevo comandato con profondo orgoglio e fierezza fu “disarticolato” e ” smembrato” nel 2001. Invece di essere potenziato, rinforzato e rinvigorito per essere stato elevato al rango di Reggimento ( con tre Battaglioni di cui due a Pisa ed uno a Novara- il Reparto di Sanità ex Centauro) non era più alle dipendenze ordinative della Brigata Paracadutisti Folgore ma transitò alle dipendenze della Brigata Logistica di Proiezione con sede a Treviso. Una serie di provvedimenti ordinativi depotenziarono il Reggimento ed una elevatissima percentuale di Ufficiali e Sottufficiali che costituivano l’ossatura del Btg, fu trasferita presso altri reparti della Brigata, persi per giunta il mio amato basco amaranto! Nel sito ricordo in un mio scritto “Maniche rimboccate” questo momento buio per il Rgt e per me:
“Il 10 ottobre 2001 vengono sanciti i trasferimenti di n. 8 U e di n. 33 SU. Rimango “solo” con un manipolo di Ufficiali e Sottufficiali validi e generosi ma inadeguati per numero a fronteggiare le esigenze logistico/addestrative/operative/funzionali/infrastrutturali/gestionali. Piango in silenzio e preparo la lettera per le mie dimissioni (che ancora custodisco). Domani la presenterò! Ma . . . “Domani è un altro giorno”! Stringo i denti, mi rimbocco le maniche! Non posso, non devo mollare: lo devo a quei pochi Ufficiali, Sottufficiali e Militari che sono rimasti e che attendono direttive dal loro Comandante. E poi: la Bandiera è sempre quella, il Motto sempre quello. Ci riproviamo… ” DIAM L”ALI ALLA VITTORIA” anche al 6° Reggimento di Manovra! INSIEME CI RIUSCIREMO!”
. . . ci riuscimmo alla grande: il Rgt fu scelto dopo due anni per garantire il sostegno logistico alla Brigata Garibaldi per l’Operazione Antica Babilonia in IRAQ!
Nel sito si “incontrano” anche personaggi illustri passati dalla Caserma Artale: Totò, Gavino Ledda ( autore di Padre padrone) che all’Artale conseguì la licenza media ( poi laureatosi in glottologia) ed avviato agli studi grazie all’incontro con il poeta Franco Manescalchi militare di leva pur esso all’Artale.
Il sito è in sostanza tutto da “gustare” e non solo da chi ha fatto parte dell’allora Battaglione o dell’attuale Reggimento Logistico ma da chi vuol “godere” di una storia unica ed irripetibile: quella del Battaglione Logistico Paracadutisti FOLGORE!