Per il Cap. Beltrani non c’è nulla da fare; egli dovrà raggiungere la base. Leggo le credenziali che il Comando Divisione gli ha lasciato:“…. Assume da oggi, 8 agosto 1942, il Comando della base della divisione Folgore”. Prendiamo gli ultimi accordi per il materiale fotografico, mentre il Magg. Sivo lo accompagna fino all’autocarro, che dovrà riportarlo nella zona di El Dabà.
Io rimonto nell’autocolonna, che dovrà portarmi al fronte, e sento le ultime parole che il Magg. Sivo rivolge al Cap. Beltrani: “Noi contiamo su di te, partirai da zero e raggiungerai l’infinito..” “Raggiungerai l’infinito risuonò nell’aria come un monito ed una speranza mentre le due colonne partivano per vie diverse ed un unico destino… .
Frattanto continuavano ad affluire sul fronte i reparti della Folgore. Il IV btg. Lo troviamo già schierato nel caposaldo di Naqb Dweis. Il V vi giunse il 25 agosto.
Il 186° rgt. è sistemato sia dai primi dell’agosto nella zona di El Taga, ai margini della depressione di El Qattara ed esattamente nel settore Deir Uhm Travabir (accanto alla Divisione Brescia).
Il nostro btg. Il II si schiera nella depressione di El Qattara.
Una volta sistemati nelle posizioni assegnate, rimanemmo alcuni giorni su tali linee difensive e l’attività dei reparti della Folgore si limitò a rapide puntate di pattuglie sulle posizioni antistanti, al fine di individuare i capisaldi nemici.
Fu opera questa difficile e non priva di sorprese. Non ci si rendeva conto come il nemico potesse colpire le nostre posizioni, all’alba, e non lasciare traccia di se durante tutto il giorno.
Le nostre pattuglie rientravano senza riuscire ad individuare centri di fuoco o capisaldi nemici e segnalavano soltanto tracce del loro passaggio nei luoghi consistenti in materiale (scatolette, indumenti) di loro dotazione.
Fu in questo periodo che ebbi l’incarico dal Col. Bignami e dal Magg. Sivo di uscire con due pattuglioni, riforniti di mezzi e d’autonomia per due giorni, al fine di inoltrarmi nella zona antistante le nostre linee durante la notte ed individuare e fissare sulla macchina cinematografica quanto di interesse avrebbe potuto esserci, con particolare riguardo alle postazioni nemiche rivolte contro di noi.
In previsione di una imminente offensiva italiana, tale azione di sondaggio era ritenuta di particolare interesse.
Il Cap. Caroli Com.te della mia compagnia mi assegnò le due pattuglie una comandata dal Serg. Magg. Neri, l’altra dal Serg. Magg. Puntiroli e mi fornì di abbondanti viveri e di ottima cioccolata americana, che proprio in quei giorni era stata “prelevata” da una nostra pattuglia che aveva catturato due autoblindo nemiche.