Diario del Ten Mauro Pietro

La sera, così, del 24 mi trovai al Com. di Divisione, dove era anche arrivato il Cap. Beltrame per ricevere ordini sulle improvvisate necessità di munizioni che la linea esigeva.le notizie di tutto il fronte della Folgore erano relativamente buone: anche il V btg. era stato attaccato durante il giorno ed aveva perduto alcuni capisaldi che erano stati riconquistati alle 21 da un contrassalto del Magg. Bergonzi, che era caduto in testa al suo battaglione. Mancavano ancora notizie del Ten. Col. Ruspoli, il quale alle 12 dello stesso giorno aveva comunicato che si sarebbe recato personalmente nel settore della 20^ compagnia, che aveva perduto alcuni capisaldi, poiché ritardava l’azione del contrassalto su quelle posizioni ordinata ad un battaglione della Div. Pavia.
Mentre il Col. Bignami discuteva con un ufficiale tedesco per chiedere l’appoggio dei suoi carri armati per riconquistare i capisaldi perduti entra al comando di divisione il Col. Me. Carrozza che ci porta la grave notizia che il Ten. Col. Ruspoli è deceduto insieme al suo aiutante maggiore, un carabiniere e l’autista, colpiti da un obice da 88 mentre si dirigevano nel settore della 20^ cp.
La notte stessa tra il 24 ed il 25 le posizioni perdute furono riconquistate da reparti della Folgore sostenute da un btg. della Div. Pavia e da carri armati.
Anche la giornata del 25 ottobre si presentò micidiale per le nostre linee attraverso nutriti bombardamenti aerei e terrestri che investirono il fronte della divisione. Il nemico cercava a tutti i costi di tenere vigilante e sotto minaccia il nostro fronte per sviluppare delle azioni che gli consentissero di aprirsi un varco fra le nostre file.
Era stato scelto il settore meridionale come punto di frantumazione dello schieramento Italo-Tedesco, poiché l’impraticabilità del settore, rappresentato dalla depressione di El Qattara, avrebbe potuto più agevolmente consentire l’avvolgimento del nostro fronte senza il peso di un possibile ammassamento di forze italo-tedesche su quel settore.
Nel pomeriggio verso le 14 due btg, e 40 carri armati investivano il caposaldo della 12^ cp. Comandata dal Cap. Cristofari.
La reazione della nostra artiglieria div. e dei fanti ingaggiati nella lotta costrinsero il nemico a ripiegare, con forti perdite, tra cui carri armati. Contemporaneamente il settore del 186° Rgt. veniva attaccato da ingenti forze nemiche che occupavano alcuni capisaldi. La lotta volse con alterne vicende, fino a quando il V btg. riconquistava le postazioni perdute, con un deciso contrassalto del Ten. Col. Izzo, che ripiegava ferito nello scontro. Il VI btg. non fu da meno e si riportò sui capisaldi occupati dal nemico, respingendolo oltre i campi minati, al comando del Magg. Bergonzi, ferito a morte in tale azione.
Tuttavia il possesso di due centri di fuoco della 20^ cp. Rimaneva incerto alla sera e per tre volte nella stessa giornata ritornò in mano nemica, che lo dovette cedere alla irruenza dell’azione condotta dal Cap. Berti della 20^ cp. E Ten. Rossi della 21^ cp. I quali dopo una dura giornata erano riusciti a ricostruire gli organici di una compagnia con gli effettivi del 7° btg., che era stato decimato.