La lotta continuò incessante per tutta la notte e quando i paracadutisti della 6^, della 24^ e della 19^, si trovarono privi di munizioni, balzarono dalle loro buche, assalendo i carri armati con le bombe. All’alba del 24 i tre capisaldi resistevano ancora, ma il loro destino era segnato ed i superstiti della 6^ e 24^ cp. Tutti feriti ripiegarono al comando del Ten. De Tura, nella forza di 17 uomini.
Durante l’avanzata il nemico aveva fatto prigionieri la patt. Della 1^ cp. Comandata dai Sott. De Paoli e Giambattista, che, partita la sera prima, rientrava nelle nostre linee.
Contemporaneamente all’azione sul Ragg. Ruspoli, il nemico aveva lanciato un attacco contro il V btg. del 186° Rgt. con forze dieci volte superiori di reparti degaullisti, provenienti dalla depressione di El Qattara. In ripetuti contrassalti il Col. Izzo rimaneva ferito e veniva sostituito dal Cap. Zingales, il quale, malgrado fosse stato colpito costringeva il nemico a ritirarsi sulle posizioni di partenza.
Questa del 23 ottobre fu una dura battaglia, che consigliò il nemico a ritirare le masse corazzate ed a rinviare il progettato sfondamento delle nostre linee.
Pur mantenendo il possesso dei capisaldi conquistati, esso indietreggiò lasciando sul terreno 30 carri armati 1000 fra morti e feriti e 200 prigionieri nelle nostre mani .
La giornata del 24 ott. È relativamente calma sul settore del 187° Rgt. Folgore dove il nemico continua tuttavia a svolgere una poderosa azione di artiglieria e di bombardamento aereo, valutato a 1000 bocche di fuoco e 1500 aerei senza affrontare l’attacco di quelle posizioni.
Ancora frattanto non è decisa la lotta da parte del nemico per la eliminazione e la conquista dei capisaldi della 6^, 19^, 24^ cp. del settore Ruspoli e soltanto alle 12 la resistenza di queste compagnie fu frantumata, mentre un nuovo attacco contro l’VIII btg. comandato dal Magg. Mantino, veniva respinto.
Nelle prime ore del mattino il Com. di Divisione era riuscito a collegarsi con Ragg. Ruspoli e ad avere una chiara visione della portata dell’attacco nemico ed il Col. Bignami aveva predisposto un concentramento di 5 gruppi di artiglieria nei settori assaliti del V, VII, VIII btg., assegnando inoltre, due obici da 100/17, al comando del S.Ten. Giannotto, al VII btg., che era rimasto in linea con la 20^ e 21^ cp. Avendo perduto tutti gli effettivi della 19^, ed essendo quasi tutti i pezzi anticarro da 47/32 inutilizzabili o distrutti.
Furono predisposte tutte le misure per tamponare le infiltrazioni del nemico nel settore della Folgore mentre la 90^ cor. ted. E la 21^ Panzer con la Divisione Littorio provvedevano a riconquistare la q: 28 di Tel El Eisa (a 20 km. Dal mare), perduta nella notte a seguito di un attacco nemico che ne aveva ottenuto lo sfondamento con 88 btg. di ftr. Appoggiati da 900 carri armati e 230 autoblindo.
Tale breccia sarebbe stata di grave pregiudizio allo schieramento italo-tedesco, per i pericoli derivanti da possibili aggiramenti.