ACM52

L’Autocarro Medio ACM 52

L’Autocarro Medio ACM 52, noto anche come Fiat 639 N3 nella versione civile, è stato un pilastro del trasporto militare italiano nel periodo post-bellico. La sua robustezza e versatilità lo resero fondamentale per le esigenze logistiche dell’esercito italiano.


Caratteristiche principali dell’ACM 52:

  • Motore:
    • Diesel con una cilindrata di 9816 cc, erogante poco meno di 200 cavalli.
  • Capacità di carico:
    • Portata utile di cinque tonnellate, con un peso a vuoto di circa sette tonnellate e mezza.
  • Dimensioni:
    • Altezza di 3 metri, che permetteva al veicolo di affrontare guadi fino a un metro e mezzo di profondità.
  • Velocità massima:
    • Oltre 80 km/h.
  • Trazione:
    • Posteriore, con possibilità di trazione integrale inseribile.
  • Cambio:
    • Manuale a 5 marce, senza servosterzo, richiedeva notevole forza fisica per le manovre da fermo.
  • Freni:
    • A tamburo, che necessitavano di essere scaldati per garantire la massima efficienza, soprattutto in condizioni climatiche fredde.
  • Cabina:
    • Configurata per due persone, con parabrezza incernierato e porte controvento che potevano essere bloccate aperte lungo la fiancata. 


L’ACM 52 era dotato di un sistema innovativo chiamato “Hill Holder”, che evitava l’arretramento del veicolo in salita quando era a pieno carico. Inoltre, la sua capacità di traino poteva raggiungere le 10 tonnellate, rendendolo estremamente versatile in operazioni logistiche.Nonostante l’assenza di comfort moderni come il servosterzo, l’ACM 52 ha rappresentato una vera e propria scuola per gli autisti militari e civili dell’epoca, formando generazioni di conducenti grazie alle sue caratteristiche impegnative ma formative.

La sua struttura robusta e la capacità di operare in condizioni difficili hanno reso l’ACM 52 un mezzo affidabile e rispettato, lasciando un’impronta significativa nella storia dei trasporti militari italiani.

     Roberto Marchetti

Fonte: Difesa Online