Reduci delle Patrie Battaglie

 

Negli anni ottanta del XIX secolo, Pontedera fu teatro della nascita di una delle più significative associazioni dedicate a preservare lo spirito risorgimentale: la “Società dei Reduci delle Patrie Battaglie e Fratellanza Militare”. Questa società aveva lo scopo di mantenere vivi gli ideali che avevano ispirato coloro che si erano battuti per l’unità d’Italia, propagando l’irredentismo e il culto della patria attraverso cerimonie commemorative e raccogliendo coloro che avevano partecipato ai moti risorgimentali. Nel 1884, alla fervente sezione di Pontedera, nota per la sua polemica anticlericale e razionalista, si affiancò la sezione di La Rotta. Questa nuova sezione fu costituita tra coloro che avevano preso parte alle campagne per il riscatto nazionale e i militari dell’esercito. L’intento della società non si limitava solo alla memoria storica, ma abbracciava anche la mutua assistenza morale e materiale, promuovendo la fratellanza tra tutti i soci senza distinzioni di grado, condizione sociale o orientamento politico. Uno degli sviluppi più importanti fu la creazione, il 28 febbraio 1882, di una speciale sezione denominata “Compagnia di Pubblica Assistenza”. Questa sezione, diventata autonoma nel 1889, si aprì anche a coloro che non facevano parte della società promotrice, costituendo il primo embrione dell’attuale Pubblica Assistenza di Pontedera. La società manteneva la propria individualità ma collaborava attivamente con altre società di mutuo soccorso, rimanendo sempre presente nelle ricorrenze e attirando un vasto seguito di partecipanti alle cerimonie organizzate. Nel 1888, il Sottocomitato Locale di Pontedera vide la luce, con il Dottor Francesco Supino come primo presidente. Questo rappresentava un significativo riconoscimento del ruolo degli esponenti della comunità ebraica e dei medici nell’organizzazione locale. La città aveva già una solida base popolare per la nascita della Croce Rossa, supportata dalla presenza delle sezioni della Società dei Reduci delle Patrie Battaglie e della Fratellanza Militare. Nel primo Novecento, una delle figure più importanti della Fratellanza Militare fu Serafino Boschi. Attivo e stimato in città, Boschi ricoprì ruoli significativi nell’amministrazione comunale e fu presidente dell’Ospedale “Felice Lotti” nel 1934. Sotto la sua guida, la Società dei Reduci delle Patrie Battaglie continuò la sua attività fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, quando un altro conflitto chiamò alle armi i cittadini di Pontedera. Nel luglio 1917, l’associazione dei Reduci delle Patrie Battaglie di Pisa si distinse ulteriormente iscrivendosi come socio perpetuo della Croce Rossa, versando la somma di 100 lire, come richiesto dalle normative. Tuttavia, per Pisa non sono al momento reperibili informazioni dettagliate. Questo gesto evidenziava l’impegno della società nel sostenere cause umanitarie e l’importanza di collaborare con organizzazioni che condividevano i loro ideali di assistenza e solidarietà. La storia della “Società dei Reduci delle Patrie Battaglie e Fratellanza Militare” di Pontedera e delle sue sezioni è un ricordo tangibile dell’impegno e della dedizione di coloro che hanno lottato per l’unità e il benessere dell’Italia. Le loro azioni hanno lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva, ispirando le generazioni future a preservare e onorare i valori di libertà e fratellanza.

Presumibilmente, Giosafatte Baroni fu il Presidente dell’Associazione dei Reduci delle Patrie Battaglie con sede a Pisa. L’articolo pubblicato ha lo scopo di fornire un’idea chiara su cosa fosse questa associazione e quali fossero le sue attività.

Roberto Marchetti

 

Fonti;

La Nazione – non è stato possibile risalire alla data di pubblicazione dell’articolo
Storia della Croce Rossa in Toscana dalla nascita al 1914 – studi a cura di Fabio Bertini, Costantino Cipolla, Paolo Vanni. Edizione Franco Angeli
Massimo Vitale “Però mi fo coraggio” Edizioni ETS