Il canto del Paracadutista
Cuori d’acciaio all’erta
il cielo è una pedana,
tra poco nell’offerta
noi piomberemo giù,
pugnali e bombe a mano,
viatico di morte,
e l’ansia della sorte
non sentiremo più !
Aggancia la fune di vincolo,
spalanca nel vento la botola,
assumi la forma di un angelo
e via pel tuo nuovo destin !
Come folgore dal cielo !
canta il motto della gloria.
Come nembo di tempesta !
precediamo la vittoria.
Un urlo di sirena: fuori…fuori !
E giù nell’infinito
sul nemico più agguerrito
per distruggere o morir.
Per distruggere o morir. L’occhio nemico scruta:
son nuvole che vanno,
ma poi che il vento muta
li vedi già son qui.
E gli angeli di guerra,
pugnale in mezzo ai denti,
in uno contro venti
si battono così !
Sganciato ogni corpo dai vincoli,
racchiusi in un quadrato fermissimo,
il piombo nemico si sgretola:
nessuno di noi cederà !
Come folgore dal cielo !
canta il motto della gloria.
Come nembo di tempesta !
precediamo la vittoria.
Un urlo di sirena: fuori…fuori !
E giù nell’infinito
sul nemico più agguerrito
per distruggere o morir.
Per distruggere o morir. Passa pei cieli un canto,
è un canto di vittoria,
i figli della gloria
in alto vanno ancor.
E pronti alla battaglia,
col cuore sempre all’erta,
ripeteran l’offerta
con rinnovato ardor !
Aggancia la fune di vincolo,
spalanca nel vento la botola,
assumi la forma di un angelo
e via pel tuo nuovo destin.