Pomeriggio Pisano
Com’è piccola Pisa
nel suo nodo di luce
con le mura tagliate
come bianche metafore
di un’antica città
trascinata dal fiume
a un approdo di vele.
Com’è piccola Pisa
col suo campo smeraldo
e la gente che passa
attaccata ad un filo
di matasse d’azzurro.
Com’è piccola Pisa
un boccale di birra
un ventaglio di sole
un gradino di marmo
frastornati dal vento
per tornare ragazzi
col futuro negli occhi
che non vedono più
la tristezza del tempo.
Com’è piccola Pisa
in un palmo di mano
con due stelle ferite
di sangue e le mostrine
di giovane soldato.
Com’ è piccola Pisa
mi ci sono perduto
due volte e ritrovato
due volte in questo prato
a una giostra di sole
Pisa quasi parola
d’onice ed alabastro
d’argento d’oro e rame
in una sera ardente
nato ci sono morto
morto sono rinato
bambino come sempre
gridando ad alta voce
felicemente un nome
c’è una vela sul marmo.
Franco Manescalchi