Reparto di Sanità del 6° Reggimento di Manovra
Nel 1980 lo Stato Maggiore dell’Esercito avviò un significativo riordino del supporto sanitario militare, con particolare riferimento al secondo anello logistico. Questo processo portò alla soppressione dell’organizzazione sanitaria a livello divisionale, segnando un cambiamento rilevante nelle strutture operative dell’Esercito Italiano. Tale riorganizzazione mirava a ottimizzare le risorse, aumentare l’efficienza e adattare le capacità sanitarie alle nuove esigenze operative, riflettendo una più ampia trasformazione delle forze armate in quel periodo.
In questa ottica, nel luglio del 1981 venne istituito a Milano il Reparto di Sanità “Goito”, un’unità sanitaria inquadrata nei ranghi della 3^ Brigata Meccanizzata “Goito”. Questo reparto rappresentava una risposta diretta alla necessità di fornire supporto sanitario più efficace e flessibile alle unità operative della brigata, assicurando la disponibilità di servizi medici in contesti di addestramento e operazioni militari.
Il 1991 segnò un ulteriore cambiamento per il Reparto di Sanità “Goito”. Con la soppressione della 3^ Brigata Meccanizzata “Goito”, il reparto passò alle dipendenze della 3^ Brigata Meccanizzata “Centauro”, un’altra unità di rilievo nell’organizzazione dell’Esercito. Contestualmente, il reparto venne trasferito da Milano a Novara, assumendo la nuova denominazione di Reparto Sanità “Centauro”. Questo trasferimento e la conseguente ridenominazione rispondevano alla necessità di mantenere coerenza organizzativa e operativa all’interno della brigata di riferimento.
Con il passare degli anni, ulteriori provvedimenti normativi influenzarono l’organizzazione del Reparto Sanità “Centauro”. In particolare, il Decreto Legislativo n. 214 del 1 agosto 2000 ebbe un impatto diretto sulla struttura del reparto. A partire dal 1 febbraio 2001, il reparto passò inizialmente alle dirette dipendenze della Brigata Logistica di Proiezione, mantenendo temporaneamente la denominazione di Reparto Sanità “Centauro”. Successivamente, il 19 marzo 2002, venne sancito il definitivo passaggio del reparto alle dipendenze del 6° Reggimento di Manovra, con la conseguente assunzione della nuova denominazione di Reparto di Sanità del 6° Reggimento di Manovra.
Questo ulteriore passaggio rappresentò un momento chiave nella storia dell’unità, segnando un consolidamento delle sue funzioni all’interno di un contesto logistico più ampio e integrato. Infine, è importante notare che, in linea con le esigenze infrastrutturali e operative dell’Esercito, fu pianificato il trasferimento del reparto nella sede di Pisa, una volta completata l’idonea infrastruttura. Questo spostamento avrebbe permesso al reparto di operare in un ambiente logisticamente e strategicamente più favorevole, rispondendo così alle necessità operative future dell’Esercito Italiano.
Roberto Marchetti
Fonte: esercito.difesa
Il Reparto Sanità ha partecipato alle seguenti attività operative:
- Operazione “FORZA PARIS” in Sardegna dal 4 agosto 92 al 26 settembre 92;
- Operazione “IBIS I e II” in Somalia dal 3 gennaio 1993 al 14 marzo 1994. Per l’impegno profuso in tale operazione il Reparto ha ricevuto un encomio Solenne;
- Operazione “Joint Endeavour-Constant Guard” in Bosnia Erzegovina dal 15 gennaio 1996 al 9 luglio 1998;
- ha fornito personale in Albania nell’ operazione “Sunrise”;
- Operazione “Joint Guardian” in Kosovo dal 14 giugno 1999;
- ha fornito concorso di personale in Afganistan alle operazioni “ISAF” e “Nibbio”.
- Il Reparto è stato impegnato in IRAQ nell’ operazione “Antica Babilonia” da giugno 2003 a febbraio 2004.
Compiti operativi
Dal punto di vista operativo il Reparto ha il compito di fornire moduli specialistici per il sostegno sanitario diretto alle forze nell’ arco di responsabilità di un GSA con capacità di assolvere alle seguenti attività sanitarie:
- prevenzione
- soccorso immediato
- sgombero
- smistamento
- trattamento
Qualora richiesto l’Unità può intervenire in soccorso alle popolazioni colpite da calamità naturali nella fase di sopravvivenza.
Il Reparto sarebbe stato trasferito nella sede di Pisa non appena pronta un’idonea infrastruttura.
Logistica
Compiti:
- Svolge in proprio le funzioni di logistica di aderenza;
- Svolge le funzioni di logistica di aderenza per la sanità nell’area di responsabilità di un GSA.
Cortile Caserma Cavalli – Esercitazione Reparto di Sanità
Novara dice addio al “Reparto Sanità”. Tutti i militari trasferiti a Bellinzago
La storica caserma Cavalli è destinata alla dismissione
di Roberto Lodigiani
Novara
Aveva ricevuto la cittadinanza onoraria dalle mani del presidente del Consiglio comunale Massimo Bosio quasi un anno fa (il 19 ottobre 2012) ma nemmeno questo legame con la città di Novara ha potuto impedire il trasferimento del Reparto Sanità dalla caserma Cavalli alla Babini di Bellinzago.
Per l’edificio fortificato di viale Ferrucci che negli anni di massimo splendore aveva ospitato il Comando di divisione e il vertice della brigata corazzata Centauro si delinea la dismissione.
Il trasloco dei 150 militari con le attrezzature di supporto è stato completato gradualmente nelle scorse settimane e da oggi con decorrenza domani il reparto viene «rischierato» nella brughiera di Bellinzago, a poca distanza dall’aeroporto militare di Cameri. «Il trasferimento non è stato affatto semplice e la vicinanza con la nuova sede – dice il tenente colonnello Andrea Mari, che ha assunto il comando del reparto sanità nell’ottobre scorso – ha certamente agevolato il trasloco». Il reparto non viene ridimensionato e cambia linea di comando gerarchico: «A Bellinzago – spiega Mari – diventiamo un nuovo battaglione inserito nelle fila del primo reggimento trasporti che dipende dal comando logistico di proiezione di Roma. Ci svincoliamo dal sesto reggimento di manovra di Pisa».
I cancelli della Cavalli, almeno nel breve periodo, non resteranno chiusi: «Un nucleo del primo Infrastrutture di Torino – dice Mari – gestirà le fasi che precedono la cessione ad enti non militari ancora da definire».
Nel mese di novembre è atteso un nuovo impegno all’estero: «Il reparto – conclude Mari – partirà per il Libano, come già fatto nel luglio del 2011». Nel 2013 ricorrono i vent’anni dalla missione Ibis2 in Somalia del reparto, all’epoca alle dipendenze della brigata corazzata Centauro di Novara. Per quindici mesi in terra africana il comandante era stato il novarese Paolo Campanale: «Ho proposto di ricordare l’evento dall’alto contenuto solidaristico per le popolazioni locali con una cerimonia commemorativa che spero possa essere organizzata entro la fine dell’anno».
da lastampa.it
Caserma Cavalli – Ultimo ammaina bandiera