3° REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE
“Ferro inique vastare”
Origini e vicende organiche
Il 4° Reggimento Artiglieria Pesante Campale venne costituito a Cremona il 1° agosto 1920, in esecuzione dei decreti n. 2143 e n. 451 del 21 novembre 1919 e 20 aprile 1920 rispettivamente. La nuova unità fu composta da tre gruppi armati con cannoni e obici che avevano partecipato alla Prima Guerra Mondiale, e nacque grazie al contributo di personale proveniente dal 4° Reggimento Artiglieria da Campagna e dal 9° Reggimento Artiglieria Pesante Campale. Nello specifico, il comando e i primi due gruppi cannoni da 105/28 furono formati dal comando e dai gruppi II e III del 4° Reggimento Artiglieria da Campagna, mentre il secondo gruppo cannoni da 105/28 e il quarto gruppo obici da 149/19 furono costituiti rispettivamente dal XLIV Gruppo del 3° Reggimento Artiglieria da Campagna e dal XXXIII Gruppo del 6° Reggimento Artiglieria da Campagna.
Con l’entrata in vigore della legge ordinativa dell’11 marzo 1926, il 1° novembre dello stesso anno il reggimento cambiò denominazione in 3° Reggimento Artiglieria Pesante Campale. In questa configurazione era composto da due gruppi cannoni da 105/28 e due gruppi obici da 149/19. Dal 1° ottobre 1934, il reggimento assunse il nome di 3° Reggimento Artiglieria di Corpo d’Armata. Il 1° marzo 1935 il secondo gruppo fu ceduto al 3° Reggimento Artiglieria Celere P.A.D.A. e sostituito il 6 giugno dello stesso anno da un gruppo di nuova formazione. Nel luglio 1935 furono inoltre costituiti il quinto gruppo da 105/28 e il sesto gruppo da 149/13, ma nel 1936 vennero sciolti i gruppi II, V e VI, seguiti dallo scioglimento del quarto gruppo nel 1937.
Nel 1939, il deposito del reggimento fu protagonista della costituzione del 131° Reggimento Artiglieria il 20 aprile e del 133° Reggimento Artiglieria il 18 settembre, entrambi destinati a divisioni corazzate. Durante il secondo conflitto mondiale, il deposito mobilitò numerose unità, tra cui il 3° e il 30° Raggruppamento di Corpo d’Armata, vari gruppi cannoni da 105/28 e 105/32, gruppi obici da 149/13 e 149/12, e il 3° Reparto Specialisti di Corpo d’Armata. L’8 settembre 1943 il deposito venne sciolto.
Il 3° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d’Armata, mobilitato alla vigilia della guerra, comprendeva diversi gruppi di cannoni e obici, e operò fino allo scioglimento in territorio greco in seguito agli eventi determinati dall’armistizio dell’8 settembre 1943. In questo contesto, il VII Gruppo, distaccato nell’isola di Cefalonia, partecipò alla resistenza contro i tedeschi. Per il loro eroico comportamento, il maggiore Armando Pica e il capitano Antonio Valgoi ricevettero la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria.
Il 30° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d’Armata, costituito il 10 maggio 1940, venne inviato nel luglio 1942 in Russia con il C.S.I.R. (Corpo di Spedizione Italiano in Russia), dove partecipò alle operazioni sul fronte orientale. Per il comportamento esemplare dei suoi artiglieri, l’unità meritò una Medaglia d’Oro, una d’Argento e una di Bronzo al Valor Militare. I superstiti rientrarono in patria nel marzo 1943.
La ricostruzione del 3° Reggimento Artiglieria Pesante Campale avvenne a Padova il 15 agosto 1949, articolato su comando, reparto comando, e due gruppi (XI da 149/19 e XX da 140/30). Successivamente, il 1° marzo 1953 fu costituito il terzo gruppo da 140/30. Il 1° novembre 1955 il reggimento venne trasformato in 3° Reggimento Artiglieria Pesante e la sua bandiera fu trasferita al Sacrario del Vittoriano.
Un nuovo capitolo della storia del reggimento iniziò il 1° settembre 1961 a Pisa, con la ricostituzione del 3° Reggimento Artiglieria Pesante Campale, trasformato dal 3° Reggimento Artiglieria Contraerei. Il reggimento venne riorganizzato tra il 1961 e il 1963 con la formazione di gruppi armati con cannoni da 155/23. Dopo varie ristrutturazioni, il reggimento fu sciolto il 30 settembre 1975. Le tradizioni reggimentali furono affidate al 4° Gruppo Specialisti Artiglieria “Bondone”, che acquisì la bandiera del reggimento nel 1976. Il gruppo continuò a operare fino al suo scioglimento definitivo nel 1992, con il conseguente trasferimento della bandiera al Sacrario del Vittoriano.
Roberto Marchetti
Ricompense alla bandiera
Al Valor Militare
Ordine Militare d’Italia Decreto 31 Ottobre 1949
“Salda unità di guerra temprata all’ardimento ed al sacrificio, pluridecorata in precedenti aspri cicli operativi confermava in situazioni estremamente difficili determinate da cruente impari lotte contro potente e agguerrito avversario, l’indomito valore, il superbo spirito di abnegazione.
Violentemente attaccato da travolgenti forze corazzate sussidiate da incontrastate azioni aeree, resisteva con rinnovato ardore e quindi reagiva con estrema audacia riuscendo, a costo di gravi sacrifici, a contenere l’aggressività avversaria. Decimato, a corto di munizioni e di viveri, tormentato da gelida temperatura, affrontava con storica fermezza la dolorosa odissea di un tragico ripiegamento attraverso sconfinate steppe nevose senza tregua, falcidiato da terrificanti bombardamenti terrestri ed aerei, ridotto ad un pugno di eroi, persisteva imperterrito nell’ardua impresa di ricongiungersi ai resti gloriosi della sua grande unità e la realizzava sostenendo successive epiche lotte corpo a corpo per aprirsi varchi attraverso micidiali cerchi di ferro e fuoco. Col sacrificio compiuto tra valorosi fanti perpetuava le gloriose tradizioni dell’Artiglieria italiana”. (fronte russo, dicembre 1942-febbraio 1943)
Medaglia d’Argento Decreto 26 ottobre 1949
“Magnifico Raggruppamento Artiglieria di Corpo d’Armata che alla potenza dei suoi cannoni ha aggiunto il palpito generoso del cuore di tutti i suoi uomini, durante la campagna di Russia è sempre stato valido strumento di vittoria. Impegnato seriamente sulla riva destra del Don, in momenti particolarmente difficili, col suo poderoso intervento di fuoco, sbarrava il passo al nemico, mentre gli artiglieri, in generose gare di valore e di eroismo coi fratelli di ogni Arma, respingevano in sanguinosi combattimenti le soverchianti forze avversarie. Esempio di virtù e di valore, ha mantenuto alte le tradizioni dell’Arma nella paziente attesa, nel consapevole sacrificio, nel folgorante slancio della vittoria”. (fronte russo: Don, luglio-settembre1942)
Croce di Guerra Decreto 27 ottobre 1949
“Compagine solida di fede ed ardimento con la volontà e gli animi anelanti alla emulazione, nonostante difficoltà logistiche proibitive ed ostilissime condizioni atmosferiche, sia nelle imponenti avanzate verso il bacino del Donez, sia durante la sosta difensiva, dava contributo di perizia e di valore alle unità impegnate che nella possente voce dei suoi cannoni riconoscevano ovunque una affermazione di vittoria (fronte russo: agosto 1941-maggio 1942)
Campagne di guerra e fatti d’arme
Prima Guerra Mondiale (1915-1918)
1915- II e III gr.: S.Maria, S. Lucia, Pendici del Rombon, Jelenik, Conca di Plezzo, Mrzli, M. Nero, Vodil.
1916 – II e III gr.: S. Maria, S. Lucia, M. Kukla, M. Rombon
1917 – II e III gr.: Vodil-XXXIII gr.: M. Zebio, M. Santo, S. Gabriele
1918 – II e III gr.: Argonne, (settore Avocourt), Bligny, Chemin des Dames; XXXIII gr.: Passo del Ponticello, Passo Cavento, Ronchi del Piave.
Seconda Guerra Mondiale (1940-1943): le unità costituite dal deposito sono impiegate su vari fronti sia inquadrate in raggruppamenti sia come reparti autonomi.
3° rgpt:
1940: fronte alpino occidentale (giu) – fronteb greco albanese (ott-dic): Monastero
1941: fronte greco albanese (gen-apr) – territorio greco
1942-1943: territorio greco
30° rgpt:
1940: fronte alpino occidentale
1941-1943 Russia.
Liberazione (1943-1945)
1943: Cefalonia (8-24 settembre): VII gr. da 105/28
Comandanti
4° RGT ART. PE. CAM
(1920-1926)
Col. Paolo Berrino
Col. Italo Ronconi
3° RGT ART. PE. CAM
(1926-1934)
Col. Italo Ronconi
Col. Enrico Monti
3° RGT ART. DI C.A.
(1934-1939)
Col Carlo Petra di Caccuri
Col. Attilio Lazzaroni
Col. Domenico Bonaccorsi
3° RGPT ART. DI C.A.
(1939-1943)
Col. Pier Battista Salvi
Col. Rocco Forte
Col. Alessandro Amico
3° RGT ART. PE. CAM
(1949-1955)
Col. Umberto Randi
Col. Ezio Capitani
Col. Carlo Verzegnassi
Col. Michele d’Avossa
Col. Giacomo Lombardo
3° RGT ART. PE. CAM
(1961-1975)
Col. Nicola de Leo
Col Giovanni Figliolia
Col. Ino Cavani
Col. Franco Liberi
Col. Bruno Batalucci
Col. Omero Melato
Col. Enzo Battaglia
Col. Athos Natalizi
Col. Gennaro Piccolo
Col. V. Emanuele Gatti
Col. Alberto Puri
Col. Augusto Tudone.
4° GR. SPEC. ART. “BONDONE”
(1975-1986)
Ten. Col. Vincenzo Rotondi
Ten. Col. Mario Ciutti
Ten. Col. Roberto Gregari
Ten. Col. Raffaele Civita
Ten. Col. Vittorio Dalbagno
Ten. Col. Riccardo Cumin
Ten. Col. Ennio Testa
Ten. Col. Amleto siena
Ten. Col. Mariano Coccia
3° GR. SPEC. ART. “BONDONE”
(1975-1986)
Ten. Col. Mariano Coccia
Ten. Col. Giorgio Onagro
Ten. Col. Amilcare Cerro
Ten. Col. Domenico Natale
Sedi
1920 – 1943 Cremona
1949 – 1952 Padova
1952 – 1955 Vicenza
1961 – 1975 Pisa
1975 – 1992 Trento
Fonte: regioesercito.it